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Ipertensione, prevenirla a tavola

//Ipertensione, prevenirla a tavola

Chi è affetto da ipertensione o da altre patologie coronariche deve prestare maggiore attenzione alla sua alimentazione. Perchè un pasto particolarmente abbondante può aumentare il rischio di infarto, significativamente, e predisporre a malattie come il diabete.
Modificare la propria dieta è il primo passo che il medico consiglia di fare per prevenire e curare l’ipertensione.

Non consumate oltre 6 grammi di sale al giorno, il sodio infatti favorisce il rialzo della pressione. La quantità necessaria al nostro fabbisogno quotidiano (2 gr) è già contenuta negli alimenti. E’stato dimostrato che riducendo il consumo di sale giorno per giorno la pressione arteriosa può scendere anche di 10mmHg. Il sale da cucina può essere sostituito da uno dietetico iposodico, ricco di potassio, un minerale fondamentale in una alimentazione antipertensiva, perché permette all’organismo di espellere il sodio e serve a mantenere elastiche le pareti dei vasi arteriosi. E’ una qualità di sale raccomandata soprattutto ai pazienti che assumono farmaci a base di diuretici, farmaci che modificano l’ equilibrio dei sali minerali presenti nel nostro corpo, ebbene, il potassio lavora affinché quest’equilibro resti inalterato. Meglio evitare anche gli alimenti piuttosto ricchi di sodio, come pane, alici sott’olio, ostriche e aragoste, provolone e grana, uova, carciofi e sedano. No anche agli spuntini salati, agli alimenti conservati, ricchi di sale (dei cibi in scatola meglio scegliere quelli che riportano sulla confezione il quantitativo di sodio contenuto, mai superiore ai 140 mg a porzione). I cibi possono essere insaporiti con aromi naturali, come rosmarino, salvia e menta, origano, maggiorana, prezzemolo, basilico, aglio e cipolla, soprattutto quest’ultimi poi, facilitando la diuresi, aiutano a ridurre i valori della pressione.
Limitate il consumo di grassi saturi, come il burro, lo strutto o la margarina e privilegiate, invece, il consumo di olio extravergine d’oliva e olio di mais. Mentre i grassi saturi contribuiscono ad aumentare il livello di colesterolo nel sangue, un fattore che favorisce l’insorgere dell’ipertensione, i grassi insaturi esercitano un’azione protettiva sul cuore e sui vasi sanguigni.
Eliminate o riducete a non più di due volte la settimana il consumo di latte fresco, pizza, insaccati, cracker, grissini, biscotti e dolci in genere.
Mangiate molta frutta e verdura fresca, ricche di vitamine e sali minerali, come pomodori, carote, peperoni, zucche e tutti gli altri ortaggi gialli o rossi, ricchi di sostanze antiossidanti che permettono di combattere, cioè, l’attacco dei radicali liberi, responsabili dell’aumento del colesterolo cattivo, l’Ldl. Ma anche legumi secchi o freschi, pesci e carni bianche, pane e pasta preparati senza sale, riso, avena, soia, orzo e farro. Il pesce in particolare non dovrebbe mai mancare sulle tavole di chi è iperteso: sì dunque al pesce grasso, come tonno, salmone, anguilla, sardina o trota salmonata, perché i grassi di questo tipo di pesce aiutano a proteggersi dall’insorgenza di disturbi cardiaci. No ai crostacei e ai frutti di mare, ricchi di colesterolo.
Ridurre il consumo di alcolici, il vino è permesso con moderazione, due bicchiere al giorno, uno a pasto. Il vino rosso, ricco di tannini e flavonoidi, ha un effetto protettivo nei confronti di cuore e arterie. Al caffè normale preferite quello decaffeinato: vietato superare le due tazzine al giorno.

2016-09-26T19:07:13+02:00